Pittore, nato a Fusina (Venezia) l’8 dicembre 1850, morto a Venezia il 17 ottobre 1918.
Compiuti gli studi tecnici a Treviso, frequentò nell’Accademia di belle arti di Venezia la scuola di P.M. Molmenti, che lo educò all’obbiettività di un verismo acuto e preciso.
A soli due anni con la famiglia, si trasferisce a Sacile, sulle rive del Livenza, in Friuli.
Ritornato a Venezia nel 1865 per frequentare l’Accademia, fa rientro per un breve periodo a Sacile a causa della tragica morte per annegamento del fratellino Iginio. Termina l’Accademia nel 1871.
Molti sono i quadri che testimoniano la frequente presenza del pittore a Polcenigo, in particolare a Coltura, Gorgazzo e Santissima.
Nel 1873 all’Esposizione di Brera, presenta con successo “Le Sorgenti del Gorgazzo”, capolavoro giovanile acquistato da M.Guggenheim, oltre a “Sull’Ave Maria a Coltura” e “Verso sera a Coltura”.
Nel 1873 esegue un capolavoro assoluto come “Ritorno dai campi”, ambientato nei dintorni di Polcenigo .
Nel 1878 partecipa all’Esposizione Universale di Parigi con “Il mattino della sagra”, in cui è rappresentata anche la chiesa di Coltura.
A seguito della morte del padre, nel 1879 si traferisce definitivamente a Venezia.
Nel 1880 all’Esposizione di Brera propose “verso sera sul Livenza”, nei pressi della Santissima.
Nel 1897, alla seconda Biennale d’arte di Venezia, presentò il quadro di enormi dimensioni “Funerale di un bambino”.
Lo stesso quadro nel 1898 venne riproposto all’Esposizione di San Pietroburgo e acquistato nel 1901 da Marija Fedorovna , madre dello zar Nicola II.
Nel 1909, alla Biennale Veneziana andò in mostra un’altra opera tra le più belle della sua maturità, “Prima pioggia”, anche questa ambientata a Coltura.
Nel 1915, si trasferì da Venezia a Bologna. Il 4 maggio 1915 venne nominato Commendatore del Regno d’Italia.
Gravemente malato, nel 1918 tornò a Venezia dove morì il 15 ottobre nella casa delle Zattere.